Portraits by WOWE

Un semplice scatto per immortalare una vita, un concetto, un sentimento e donargli l’immortalità. E’ questo l’obbiettivo di WOWE o c’è molto di più?

Servendosi della luce, egli riesce a svelare ciò che a un primo sguardo, a noi principianti, è velato: la Verità. Essa non è altro che l’essenza stessa di una vita composta da singoli istanti, è il principio di una serie di pensieri, è l’impulso di una serie di sentimenti.


WOWE, Norman Foster, Architect, London, 1992
WOWE, Norman Foster, Architect, London, 1992

Sguardo dritto all’obiettivo, posizione composta e autorevole. L’architetto e designer britannico Norman Foster si presenta a noi perfettamente inserito in un ambiente che richiama la sua genialità. Il rigore geometrico, caratteristico di ogni sua produzione, è il protagonista indiscusso di questa fotografia: linee perpendicolari e orizzontali intessono la vetrata alle sue spalle; la scrivania simile a una struttura meccanica è retta da quattro gambe oblique che interrompono quello sfondo intessuto di perfetti rettangoli. Se si pensa ad alcune sue celebri creazioni, come ad esempio la Commerzbank Tower, il Municipio di Londra e il Millenium Bridge, si noterà come nei suoi progetti egli cerchi sempre di perseguire ed elaborare la semplicità della linea. Che sia retta obliqua, orizzontale o perpendicolare, la linea rappresenta l’elemento d’origine di ogni altra figura geometrica e di ogni spazio immaginabile. Essa è il punto di partenza e il rimando di ogni sua opera, non è un caso dunque che la linea sia assoluta protagonista anche in questa fotografia del 1992. Attraverso questo scatto WOWE è riuscito non solo ad immortalare uno dei più grandi architetti contemporanei, ma ne ha rivelato l’essenza e la rigorosa creatività.

WOWE, Georg Baselitz, Artist, Derneburg (Germany), 1996

I concetti di disgregazione dell’ordine e di rottura di una perfezione prestabilita, rappresentano la pietra miliare della produzione dell’artista e scultore tedesco Georg Baselitz. Nato a Kamenz nel 1938, l’artista cresce in un paese -la Germania- distrutto dalla guerra, corroso dal proprio passato, disilluso dell’ordine e della potenza di ciò che un tempo era stato. Questo contesto, avrà un’influenza importantissima nella vita e nella produzione di Baselitz: egli infatti attraverso la sua arte è riuscito a dare espressione, forma e colore a un caos che ha stravolto l’ordine e ne ha preso il posto. Tale concetto trova concreta espressione nei suoi ritratti, i quali (come quello in figura), hanno la comune caratteristica di essere rovesciati. Ciò consente allo spettatore di apprezzare l’opera non tanto per il soggetto in essa rappresentato, quanto per il ruolo attivo che egli stesso viene chiamato a rivestire, impegnandosi nella ricostruzione di percezioni non più immediate. In questa fotografia del 1996 l’artista si trova dietro la tela con le braccia conserte, lo sguardo fisso e serio, lascia che sia l’opera a presentarlo. L’ordine è capovolto, è compito dello spettatore scegliere da dove cominciare l’analisi: dall’artista verso l’opera oppure infrangendo la consuetudine, dall’opera verso la creatività dell’artista.

WOWE, James Brown, Musician, Georgia, 1988

Un primo piano stretto sullo sguardo di un’icona del ventesimo secolo. James Brown, non ha bisogno di presentazioni, il suo merito, il suo talento e la sua passione hanno influenzato, accompagnato e cresciuto intere generazioni. WOWE questo lo sa bene: sa che una forte personalità non ha bisogno di accessori, sa che il miglior soggetto è sempre quello più vero, più trasparente, il più accessibile. Il cantante non guarda l’obiettivo, ma assorto volge lo sguardo al cielo, quasi a voler simboleggiare un percorso -il suo- che dalle piantagioni di cotone della Georgia, attraverso i più importanti stadi del mondo, lo ha reso uno dei più grandi artisti della storia. Ma l’intensità di questo sguardo, enfatizzato dai colori che compongono lo scatto, veicola molto di più: passione, dedizione e l’attenzione di una vita consacrata alla musica. Attraverso le sue canzoni James Brown ha aperto, a tutti coloro in grado di apprezzarle, nuovi mondi, nuovi luoghi per poter finalmente sentirsi compresi e soprattutto accompagnati, lungo un percorso -quello della vita- che senza musica ci apparirebbe in bianco e nero.


Il potere della fotografia consiste proprio in questo: la capacità di trattenere un attimo di vita. Questo singolo attimo, più di mille parole, rivela mondi nuovi fatti di persone, di incontri, di luoghi e di emozioni. Un singolo scatto riesce a farci penetrare anche le realtà più private, quelle che se guardate velocemente e senza prestare la giusta attenzione appaiono inaccessibili. Attraverso gli occhi di chi non si limita a guardare ma sa vedere, si accede all’essenza di una vita, se ne condividono i desideri, le gioie e le paure, ma soprattutto si trova ciò che si stava cercando: un riflesso della propria.

Torna in alto